© TEMI SCOTTI RELIGIOSI - Francescopaolo Marino
CHE COS‘È LA
COSCIENZA?
La
coscienza
nel
nostro
mondo
viene
generalmente
considerato
come
un
difetto
che
ruba
al
popolo
la
loro
fiducia.
Tutt’altro!
Non
vi
è
alcun
difetto
e
nessun
disturbo.
È
piuttosto
la
capacità
di
percepire
la
nostra
colpa
–
un
dono
straordinario
di
Dio!
Egli
ha
progettato
la
coscienza
in
mezzo
alla
natura
dell’anima
umana.
È
il
sistema
di
allarme
automatico
che
ci
chiama
prima
di
schiantare
e
morire.
La
coscienza
è
piantata
nel
cuore
dell’uomo
e
questo
ci
distingue
da
altre
creature.
A
differenza
degli
animali,
le
persone
possono
pensare
sulle
specifiche
azioni
e
rendersi
conto
delle
proprie
autovalutazioni.
Questo
è
precisamente
il
compito
della
coscienza.
La
coscienza
a
una
capacità,
programmata
per
giudicare
il
giusto
e
lo
sbagliato.
Tutti
hanno
una
coscienza.
Anche
un
politeista
ne
ha
una.
La
coscienza
ci
implora
di
fare
ciò
che
riteniamo
giusto
e
ci
trattiene
di
non
fare
ciò
che
è
sbagliato.
Se
vogliamo
violare
la
nostra
coscienza
ci
condanna
e
ci
getta
in
sentimenti
di
vergogna,
miseria,
rimorso,
ansia,
vergogna
e
addirittura
paura.
Se
ascoltiamo
alla
nostra
coscienza,
ci
concede
la
lode,
ci
porta
gioia,
serenità,
rispetto
di
sé,
e
buon
amore.
Cioè,
la
nostra
coscienza
conosce
le
nostre
motivazioni ed é oltre l’intelletto.
Una
coscienza
ferita
non
si
può
convincere
facilmente
perché
essa
risponde
a
ciò
che
convince
la
mente.
Si
può
dunque
conciliarsi
con
la
parola
di
Dio
che
può
essere
incoraggiata
e
affilata.
Un
saggio
cristiano
anela
a
vedere
la
verità
biblica
per
informare
la
coscienza
pienamente
nella
sua
parola.
La
coscienza
è
come
una
finestra
di
mansarda
no
come
una
lampadina.
Essa
consenta
la
luce
nell’anima
ma
non
produce
luce
propria.
La
sua
efficienza
dipende
da
quanta
luce
facciamo
entrare.
Se
la
oscuriamo
cessa di funzionare.